A cura di Alessandro Bastianelli.
Un vero spettacolo la partita di oggi tra Fortitudo e Tor Sapienza, due squadre che, nonostante il gran caldo, hanno interpretato la partita su ritmi alti senza lasciare un centimetro. Lo spettacolo vero, però, probabilmente sarà Lunedì prossimo, visto che la vittoria dei gialloverdi legherà il destino del Girone A all’ultima partita, quella decisiva tra Tor Sapienza e Futbol club entrambe appaiate a 6 punti in vetta.
Non più sorpresa – Se il fato, o meglio, il calendario, ha voluto che Tor Sapienza – Futbol Club fosse proprio alla terza giornata, il risultato di oggi è invece tutta farina presa dal sacco dei ragazzi di Iacobucci, che dopo una fase di equilibrio iniziale hanno saputo prendere in mano le redini della partita e colpire al momento giusto sfruttando un episodio.
Ormai la formazione di Via degli Alberini non è più una sorpresa, e se lo scorso anno la finale raggiunta contro il Frosinone aveva fatto gridare più di qualcuno al miracolo, in questa edizione Iacobucci sta soltando raccogliendo i frutti di un lavoro partito da lontano.
La Fortitudo, da parte sua, ha saputo convogliare la delusione della sconfitta contro gli Orange in una gara di sacrificio, e sin dai primi minuti il lavoro di pressing alto svolto dagli attaccanti albicelesti ha messo a dura prova la compattezza del settore arretrato del Tor Sapienza, con Lombi chiamato a fare gli straordinari in fase d’impostazione.
I gialloverdi hanno così impiegato un quarto d’ora per sbrogliare la matassa in mezzo al campo, e al 19’ maturano la prima occasione su calcio da fermo. Virzì calcia dal limite una bella palombella dai quindici metri, che scavalca la barriera ma si infrange sulla manona di Risi, superbo nell’intercettare il pallone proprio sulla linea; al resto ci pensa Cucunato, sveltissimo ad anticipare tutti e deviare in corner la respinta.
Chi sbaglia paga – Persa l’opportunità di sbloccare il match da calcio d’angolo, sarà lo stesso Cucunato a regalare a Mallamaci il pallone decisivo: pressato da Moglioni, il centrale sbaglia ad impostare la ripartenza, la palla finisce sui piedi di Mallamaci che a tu per tu con Risi ha gioco facile nell’appoggiare all’angolino, uno a zero e tribuna del Vigor Center che esplode di gioia.
La Fortitudo incassa, ma non si fa certo abbattere dall’infortunio occorso a Cucunato, e guidati da Cesaroni in mediana contrattaccano subito alla ricerca del pareggio. Gli albicelesti però non riusciranno a finalizzare le belle verticalizzazioni del centrocampista, vuoi per l’ottima impostazione della difesa del Tor Sapienza, vuoi per la fretta di recuperare lo svantaggio, fattore che porterà Romei, il più attivo tra i suoi, a sprecare due ghiotte ripartenze calciando da fuori area. In entrambi i casi, al 25’ ed al 31’, il pallone non vuol saperne di entrare, spegnendosi sopra la traversa e sfiorando il palo.
Un tarantolato – nella ripresa Prece individua in Petrini la carta giusta da giocare al tavolo verde, e la scelta si rivelerebbe pure azzeccata se dovessimo guardare soltanto ai movimenti: ottimi, quelli del centravanti, nei primi dieci minuti, grazie ai quali sguscia in area in due occasioni dove potrebbe far male; pessima, però, la conclusione in entrambi i casi, con il pallone che non viene colpito con la forza necessaria per impensierire Baldassarri, vanificando il buon lavoro compiuto sulla destra da Pozzi e Romei.
Un po’ di sofferenza iniziale però non guasta i piani di Iacobucci, il quale può certamente confidare in una panchina all’altezza di una competizione del genere. Colagrossi, Luglio e soprattutto De Lellis assicureranno l’intensità necessaria negli ultimi, faticosi minuti di gioco, e a fare il resto ci pensa un tarantolato Moglioni, davvero in giornata di grazia .
Il centravanti lotta su tutti i palloni, corre a destra e a sinistra cercando insistentemente il gol e sfiorandolo in due occasioni: al 10’, ben imbeccato nello spazio, prova il diagonale da destra, il pallone, deviato in maniera goffa da Risi, finisce sui piedi di Cericola, che da due passi spara incredibilmente alto con la porta sguarnita. L’altra arriva sul finale di partita, altro spunto in velocità su suggerimento di Lanzeri e gran botta dal limite, con Risi che stavolta mostra qualche certezza in più bloccando il pallone a terra. Anche senza il gol, Moglioni può sicuramente considerarsi il migliore in campo.
Dettaglio questo che interessa forse poco Iacobucci, visibilmente soddisfatto a fine gara dell’approccio complessivo dei suoi. La testa però è già al match ball di lunedì prossimo contro il Futbol Club, e mentre la Fortitudo saluta con onore quest’edizione del Beppe Viola, a noi non resta altro che aspettare la resa dei conti di Lunedì prossimo.
FORTITUDO CALCIO ROMA – TOR SAPIENZA 0 – 1
FORTITUDO (4-3-3-): Risi; Pozzi (10’st Pesci), Casoli (26’st Gaveglia), Magni, Cucunato ;Cesaroni, Terrusa (1’st Petrini), Maisto (1’st Cazzulani); Abete (5’st Ricci), Romei, Devè (23’st Francesconi). A disp.: Gerbi. All.: Prece Emanuele.
TOR SAPIENZA (4-4-2): Baldassarre; Proietti, Battaglini, Berardi (20’st Luglio), Lombi; Moglioni, Lanzeri, Consalvi (20’st De Lellis), Barbacane (12’st Cericola); Mallamaci (7’st Colagrossi), Virzì (30’st Ragaglia). A disp.: Di Vetta. All.: Iacobucci Marco.
ARBITRO: Galasso di Ciampino.
MARCATORI: 22’pt Mallamaci.
NOTE: 1’ e 3’ di recupero.