A cura di Simone Capone
Una favola diventata realtà.
A distanza di qualche giorno dalla promozione in Elite della Libertas Centocelle, Marco Compagnucci è ancora evidentemente emozionato per quegli attimi che rimarranno impressi nella sua mente per sempre.
I suoi Giovanissimi, infatti, si sono aggiudicati la massima categoria regionale dopo una stagione esaltante, culminata dalla vittoria del Girone B con 3 giornate d’anticipo.
Il tecnico romano si è raccontato ai nostri microfoni, svelandoci i segreti del suo piccolo grande gruppo, pronto a recitare il ruolo di outsider nel Torneo Beppe Viola.
Buongiorno mister e complimenti per il traguardo raggiunto.
Partiamo proprio da qui: una stagione esaltante sotto tutti i punti di vista…
“E’ stato un anno incredibile, terminato nel migliore dei modi.
Ce lo siamo meritato e sono contentissimo per i ragazzi, lavoriamo insieme da 7 anni (dalla scuola calcio ndr) e questi sono i frutti del lavoro di un gruppo di amici, un gruppo che si conosce a memoria e supera le difficoltà sempre unito.
Io mi sento come un padre per questi ragazzi, 7 anni non sono certo pochi!”
E’ questo, quindi, il segreto di questa squadra?
“Si, questa è la nostra caratteristica principale, senza tralasciare ovviamente le doti tecniche di ognuno.
Io sono un grande motivatore, i ragazzi mi hanno sempre ascoltato ed in campo danno il 150%, si mettono l’elmetto e partono in battaglia (ride ndr).
Il merito, ripeto, è di tutti, dalla dirigenza ai genitori, è un successo costruito da ogni singola parte della nostra società“.
Possiamo dire che è la vittoria più bella della sua carriera?
“Nella mia vita ho vinto tanti trofei negli sport più disparati come lo sci, il nuoto, il kung-fu ed il calcio a 5, ma nessuno è paragonabile a questo.
Al termine della gara di domenica abbiamo pianto tutti, ancora non ci rendiamo conto di quello che abbiamo fatto, è stata un’emozione immensa“.
Il post-season vi vedrà impegnati nel Torneo Beppe Viola.
Quali sono le sensazioni al suo personale esordio nella manifestazione?
“Sono eccitato per l’esordio, ho seguito la Libertas Centocelle lo scorso anno e sono rimasto colpito dall’organizzazione e dalla professionalità della manifestazione, nonostante sia dedicata ai ‘dilettanti’.
Non vedo l’ora di cominciare, il torneo sarà un banco di prova per i miei ragazzi, potranno confrontarsi con squadre d’Elite per testare il loro livello di preparazione.
Ci alleneremo come sempre per arrivare preparati, se perderemo sono sicuro che lo faremo a testa alta“.
In passato è già successo di vedere squadre dei regionali riuscire a qualificarsi per la fase ad eliminazione diretta.
Potrebbe essere il vostro caso? Potrete essere l’outsider inaspettata?
“Lo spero, io non parto mai sconfitto.
Verremo a combattere, non sarà di certo una passeggiata di salute, non rispecchia il nostro carattere.
Poi, dipenderà dai sorteggi, speriamo di essere fortunati…(ride ndr)“.
Chiudiamo rassicurando i suoi ragazzi.
L’anno prossimo ancora alla guida dei 2001?
“Sicuramente, loro sono come dei figli per me e continueremo insieme questa straordinaria avventura!”