A cura di Simone Capone
Dopo aver saltato un’edizione a causa della Rappresentativa e dopo averne disputata una come allenatore in seconda, è finalmente arrivato il suo momento.
Pietro Gresta è pronto a rivivere le emozioni del Beppe Viola in sella al suo Spes Artiglio, che avrà il dovere di divertire il proprio pubblico proprio sul terreno di casa.
Il compito sarà arduo vista la differenza di categoria, ma il tecnico ed il suo gruppo venderanno cara la pelle…
Mister, come valuta la stagione appena conclusa?
“E’ stata una stagione caratterizzata da una prima parte molto positiva e da una seconda dove qualche infortunio ci ha penalizzato sotto il punto di vista dei risultati.
Sono soddsfatto ed orgoglioso della crescita dei miei ragazzi, potevamo fare un po’ meglio proprio nei risultati“.
La Spes Artiglio ha militato nel campionato Provinciale. Quali sono le differenze tra un campionato provinciale, uno regionale ed uno d’Elite?
“La differenza maggiore è la mentalità dei ragazzi, nelle categorie provinciali e regionali c’è meno disponibiità a situazioni di stress e di pressioni che si respirano nell’Elite.
Nonostante ciò, i miei ragazzi hanno dato tanto sotto il profilo del sacrificio, dell’ impegno e dell’attaccamento alla squadra“.
Il Torne Beppe Viola è ormai alle porte. Sappiamo che lei lo ha già disputato in passato…
“Da gocatore ci sono andato vicino, purtroppo ero impegnato con la rappresentativa e non ho potuto disputarlo.
Da allenatore, invece, lo ho disputato come secondo del mio maestro Mauro Esposito con il gruppo dei ’96 della Spes Artiglio”.
Cosa lascia ad un allenatore ed ai ragazzi una manifestazione del genere?
“Lascia un ricordo indelebile, soprattutto ai giovani calciatori: per un mese possono sognare di essere piccoli professionisti“.
Avrete la possibilità di misurarvi con squadre d’alto calibro, come giocherà le sue carte la Spes Artiglio?
“Scenderemo in campo sempre con molta umiltà, con la consapevolezza di giocarcela con tutti“.
Giocare davanti al vostro pubblico può essere una spinta in più…
“Sicuramente è uno stimolo per fare meglio, vogliamo fare bella figura davanti al nostro pubblico e davanti ai più piccoli della scuola calcio“.