Il campionato è ormai terminato,ma per la Polisportiva Carso il divertimento non è ancora finito perché il 20 maggio comincia il Beppe Viola.
L’allenatore dei Giovanissimi Elité, Alessandro Rossi, ci ha raccontato le sue impressioni sulla stagione svolta dai ragazzi, sul torneo che li aspetta e ci ha svelato in anteprima l’asso nella manica della sua squadra.
La squadra si è posizionata ottava con 44 punti.
È soddisfatto del campionato svolto?
“Diciamo che soddisfatto in pieno no. Potevamo fare molto di più, basta vedere i punti fatti nel girone di andata e in quello di ritorno. Bisogna essere anche consapevoli che in questa fascia di età la maturità calcistica tarda ad arrivare. Diciamo che ad oggi sono molto contento dell’evoluzione che ha avuto la mia squadra. Basti pensare che ha fatto 10 punti in più nel girone di ritorno, ha vinto con un sonoro 5-3 contro la Nuova Tor Tre Teste che, al momento della partita era prima in classifica, siamo andati a vincere alla Borghesiana 3-1 contro la Lodigiani. Abbiamo fatto bei risultati segnando anche abbastanza. Diciamo che nel girone di ritorno ci siamo sbrigliati e abbiamo preso consapevolezza dei nostri mezzi. Sono abbastanza soddisfatto dei miei ragazzi, ma con il rammarico che potevamo fare tutti di più”.
Ora che è finito il campionato un altro torneo aspetta i ragazzi, il Beppe Viola.
Vi state preparando per questo torneo?
“Sì, ci stiamo allenando come se il campionato non fosse mai finito. Stiamo cercando di continuare una preparazione tecnica adeguata all’impegno che il Beppe Viola richiede perché rimane uno dei più bei tornei a cui una squadra giovanile dilettantistica possa partecipare”.
Cosa provano i ragazzi a giocare una manifestazione del genere?
“Questa è la mia terza volta al Beppe Viola che mi ha sempre trasmesso forti emozioni. È una manifestazione che ti avvicina molto al professionismo per come è strutturata ed organizzata. È tutto molto bello, non a caso viene definita la Champions League del calcio giovanile”.
Nel 2017 siete arrivati in finale, poi sconfitti dalla Romulea.
Cercherete anche quest’anno di ripetere questo traguardo?
“Fare programmi e paragoni con la squadra che ho allenato due anni fa sarebbe come sminuire la capacità e la forza di questi ragazzi. Il Beppe Viola va giocato.
È bello perché le sorprese sono sempre dietro l’angolo. Non c’è niente di scritto e niente di scontato. È un periodo dell’anno poi, dove le squadre che hanno dato tutto e sono arrivate alle finali sono molto provate e deluse. Ci sono molte componenti.
È un torneo affascinante perché noi nel 2017 siamo stati battuti ai calci di rigore dalla Romulea che, credo, si fosse classificata sesta o settima nel mio girone con circa 30 punti di differenza, mentre noi arrivammo primi in classifica davanti all’ Urbetevere, finalisti del titolo regionale, sconfitti per 1-0 all’ultimo minuto su calcio di rigore.
Questa è la bellezza del Beppe Viola, non c’è niente di scritto.
Bisogna giocarlo”.
Nel girone avete Aprilia, Anzio e SS Michele e Donato.
Cosa ti aspetti da questo girone?
“Sono tre derby, bellissimi e da vivere tutto d’un fiato. Mi aspetto tre gare difficili, ma cercheremo di fare partita dopo partita”.
Puoi svelarci in anteprima il punto di forza della Polisportiva Carso per questo torneo?
“I ragazzi stanno lavorando, il gruppo si è compattato ancora di più e quindi penso che il nostro asso nella manica possa essere questo: il gruppo”.