Ci ha parlato del suo Campus Eur mister Roberto Pellegrini, che in stagione ha guidato i bianconeri ad una salvezza nel Girone A Elite senza troppi affanni, e che per qualche mese ha accarezzato il sogno play-off senza però realizzarlo. Queste le sue parole in vista del “Beppe Viola”.
Che stagione è stata per voi fino a questo momento, e come arrivate a giocarvi queste ultime giornate di campionato?
“Ovviamente mancando ancora due giornate vogliamo onorarle al meglio anche se siamo già salvi. Abbiamo perso la possibilità di giocarci le finali, nonostante avessimo le potenzialità a livello di organico per arrivare fra le prime quattro. Ci è mancato un piccolo sforzo collettivo, abbiamo perso tanti punti con squadre non in lotta per i primi posti e questo ci ha danneggiato. Ritengo che possiamo definirci una buona squadra, abbiamo avuto sempre a disposizione un nucleo di quattordici ragazzi, per il resto le tante assenze ci hanno penalizzato lungo il cammino.”
Su quali basi avete impostato il lavoro durante l’anno e quali sono i punti di forza di questo gruppo?
“Abbiamo puntato molto sull’aspetto psicologico: questi ragazzi hanno un’età in cui se si sentono coinvolti danno il massimo in campo e fuori. Ci siamo tolti diverse soddisfazioni contro squadre forti, mentre nei confronti più “semplici” siamo calati a livello di prestazione, questo vuol dire che dobbiamo lavorare mentalmente. L’obiettivo principale era di formare giocatori, tre o quattro dei nostri hanno fatto provini con squadre professionistiche, quindi in parte i frutti del nostro lavoro si sono visti.”
Che esperienza vi preparate a vivere in questo XXXVIII “Beppe Viola”?
“Puntiamo a fare bella figura, imporre il nostro gioco partita dopo partita e far vedere le nostre qualità come gruppo. La nostra mentalità è di uscire sempre dal campo con la maglia sudata. Per avere maggiori speranze di passare il turno, dobbiamo essere focalizzati su un avversario alla volta.”
In passato sei stato un partecipante di questa manifestazione.
“Esatto, da giocatore ho avuto l’opportunità di scendere in campo con la maglia del Casalotti, che qui al “Beppe Viola” ha sempre fatto molto bene. Purtroppo perdemmo la finale, ma sono momenti che ricordo sempre con grande piacere. Riguardo al presente, siamo coscienti della grande cassa di risonanza di questo torneo e siamo fieri di rappresentare i colori del Campus Eur. Ci teniamo che i nostri ragazzi si mettano in evidenza a prescindere dal risultato, poi l’importante è che tutti vivano un’esperienza da ricordare.”
a cura di Ruggero Gaetani