Dal suo arrivo alla settima giornata di campionato, il giovane Daniele Marra ha cambiato il volto della Lodigiani. Dopo qualche difficoltà, la squadra è cresciuta ed è arrivata a lottare per le finali play-off fino all’ultima giornata. Il 26esimo turno sarà decisivo, con la Lodigiani che ospiterà il Fonte Meravigliosa e il Giardinetti che affronterà il big match contro l’Atletico Torrenova. Un finale al cardiopalma, che proietterà i capitolini verso la trentottesima edizione del Torneo Beppe Viola, competizione che manca in casa Lodigiani da ormai trentadue anni.
Mister, nell’ultima giornata potrebbe succedere di tutto. E’soddisfatto della stagione?
“Purtroppo, non siamo riusciti a sfruttare tutti i match point avuti. Avremmo potuto far dipendere da noi la situazione, ma non ci siamo riusciti. Comunque, indipendentemente dall’altro risultato, dobbiamo pensare solo a vincere per aumentare le nostre chance di raggiungere le finali”
Dal suo arrivo, la classifica è migliorata tantissimo. Quali sono i vostri punti di forza e le debolezze su cui ha dovuto lavorare nel corso della stagione?
“Quando sono arrivato, avevamo molto potenziale inespresso. Non riuscivamo a fare gol, ma abbiamo sempre avuto un ottimo atteggiamento difensivo. Ho cercato di dare un’impronta più offensiva alla squadra e dalla partita con il Colleferro, la situazione è migliorata. La stagione è stata difficile e, tra Covid e infortuni, abbiamo dovuto adattarci. Spesso, abbiamo preso giocatori dal gruppo dei 2007.”
Cosa ne pensa del Beppe Viola? E’la sua prima partecipazione? Quale è la sua valutazione sul girone che affronterete?
“Ogni anno, il livello si alza e il torneo diventa più difficile. C’è molta attesa. Quest’anno, ci saranno tantissime squadre Elite e tutta la competizione sarà di alto livello. Il nostro girone è complicato, a partire dal Gabi di Ponte di Nona. Un terreno difficile, che potrebbe non esaltare le nostre qualità. Fortunatamente, abbiamo un bel centro sportivo, con campi in erba in cui poter lavorare e provare ad adattarci allo scenario del torneo”
Quest’anno, ci sarà il cinquantennale dalla vostra fondazione, nel 1972. Per una società storica come la vostra, quanto sarebbe importante vincere il Beppe Viola, che nella vostra bacheca manca ormai da trentadue anni?
“Lo affronterò per la prima volta da allenatore di prima squadra. Penso sia una competizione che tutta l’Italia del calcio dilettantistico segue e ci invidia. Per noi, è fondamentale riuscire a dare il massimo”.
A cura di Francesco Mancini