Anche per questa edizione troveremo la Polisportiva Carso ai nastri di partenza del Beppe Viola. La compagine pontina è stata assoluta protagonista negli ultimi anni con ben 3 finali tra il 2015 ed il 2019.
In due di queste in panchina sedeva Alessandro Rossi, che anche qeust’anno tenterà l’assalto alla Champions League del calcio giovanile.
E’ inutile negare il fatto che ha una grande conoscenza del Beppe Viola dato che ha disputato due finali…
“Assolutamente sì. Il “Beppe Viola” mi ricorda due gruppi fantastici: i 2002 ed i 2004 che ho avuto la fortuna di allenare e la mia grande soddisfazione è che alcuni di loro sono nel professionismo, tra cui Turchet, centrocampista classe 2002 che venne eletto miglior giocatore del torneo nel 2017. E’ di proprietà del Genoa ma gioca nella Torres. Voglio sottolineare che anche Rizzi, miglior giocatore dell’edizione del 2019, attaccante classe 2004, milita attualmente nella Primavera dell’Ascoli. Al di là dei verdetti amari delle due finali perse, ho dei bellissimi ricordi della manifestazione. E’ stata comunque una vittoria morale e sportiva per la nostra società di un borgo di Latina: Borgo Carso. Ricordo sempre però che il nostro obiettivo primario, al di là dei risultati, resta sempre quello di valorizzare i nostri giovani per poi mandarli nelle squadre professioniste.”
Ha un rimpianto per almeno una delle due finali perse?
“Non ho nessun tipo di rimpianto per le finali perse dato che sono state due bellissime esperienze. Abbiamo perso entrambe le gare all’ “Urbetevere” sicuramente ho più rimpianti per la sconfitta del 2017 che è avvenuta ai tiri di rigore contro al Romulea mentre contro la N.Tor Tre Teste, i cambi fecero la differenza nonostante il nostro doppio vantaggio. Ricordo molto bene che la difesa dei 2002 fece in pieno il suo dovere ed alla fine, fu una grande amarezza perdere dopo la lotteria dei tiri di rigore…”
Parlando di attualità: peccato per aver perso il treno dei play-off…
“Al di là del verdetto del campo, voglio sottolineare il fatto che la società ha fatto una scelta dato che ha voluto aiutare la categoria superiore che aveva problemi di organico. Abbiamo deciso di prestare alcuni importanti del mio gruppo ai 2005 (Alievi Elite) per potergli permettere di fare un campionato dignitoso…”
Tornando al Beppe Viola, cosa pensa del vostro girone?
“La storia insegna che non esistono gironi facili nella manifestazione. Saremo impegnati in un raggruppamento molto difficile con Ottavia, Civitavecchia e Villalba. L’Ottavia ha vinto il suo girone in campionato ed è sicuramente un squadra di otttimo livello, il Civitavecchia è ai play-off regionali mentre il Villalba che conosco meno delle altre due, ha un organico competitivo e potrebbe essere un avversario ostico. Inoltre, il “Beppe Viola” ci insegna che le qualificazioni alla seconda fase sono sempre in bilico fino all’ultimo e sono poche le squadre qualificate con un turno di anticipo…”
Qual è il vostro obiettivo in occasione della XXXVIII edizione?
“Vogliamo fare bella figura con lo scopo di arrivare ai quarti di finale ma non dobbiamo assolutamente sottovalutare gli avversari. Ribadisco il fatto che al di là del verdetto, la società ha l’obiettivo di valorizzare i nostri giovani e quest’aspetto viene un po’ trascurato da alcune società… Le società romane ci temono e ci faremo trovare pronti per l’inizio del torneo.”
Il Beppe Viola si giocherà con il primo caldo…
“E’ vero che nel mese di giugno ci sarà il primo caldo estivo ma quest’aspetto vale anche per tutte le squadre. La temperatura alta potrebbe influire e quindi sarà importante dosare le energie in quel periodo…”
Infine, qual è il suo pensiero finale in vista della grande kermesse di calcio giovanile?
“Innanzitutto, sottolineo il fatto che i ragazzi sono entusiasti di partecipare al torneo. Auguro ai miei giocatori di vivere una grande emozione e di godersi fino in fondo questa bellissima manifestazione che ha un grande fascino e prestigio. Non c’è dubbio che oramai il Beppe Viola possa essere paragonato tranquillamente alla Viareggio Cup…”