Ultimi preparativi anche per l’Accdemy Ladispoli di mister Pietro Bosco prima dell’esordio dei rossoblu nella XXXX edizione del Torneo Beppe Viola. La squadra della provincia di Roma intende disputare un grande torneo e dunque proverà a inserirsi come mina vagante nella lotta per le fasi finali, cercando di superare nel suo girone avversari di grande caratura.
Diversi dunque gli spunti che hanno caratterizzato la nostra intervista con il tecnico degli under 15.
Mister, ormai ci siamo, è quasi tutto pronto. Voi lo siete?
“Si assolutamente. Ma poi speriamo che il Beppe Viola mi porti fortuna di nuovo perché l’ultima volta che l’ho fatto ero proprio qui al Ladispoli e siamo arrivati in finale. Peccato poi aver perso 1-0 contro l’Ostiamare. Era la trentatreesima edizione, nel 2016”.
E invece i ragazzi di oggi come arrivano a questo appuntamento?
“Ci arrivano bene, anche se un po’ stanchi. Hanno finito molto presto, addirittura i primi di Aprile”.
E per questo immagino che sia difficile ritrovare il ritmo..
“Bravo, esatto. Il ritmo ad esempio lo tiene una squadra come l’Urbetevere che ha giocato l’ultima partita domenica quindi può darsi che la troviamo anche abbastanza in forma. Ci sono squadre che stanno ancora giocando e che per questo le trovi brillanti. Poi è anche da poco che sto lavorando con questi ragazzi perchè la loro categoria mi è stata assegnata soltanto nell’ultimo periodo”.
In settimana è arrivata una grande soddisfazione per la vostra società. Proverete anche voi a regalargliene un’altra che sarebbe storica..?
“Eh, dai. Ce la mettiamo tutta. Uno cerca anche di fare qualche previsione ma poi ci si rende conto che è faticoso come mi è successo per salvare l’under 17 quest’anno. Poi i ragazzi di questa categorie attraversano un eta’ un po’ particolare. Non è facile per loro adattarsi. La comunicazione deve essere fatta come si deve, improntata per aiutarli e farli crescere. Quindi il lavoro è doppio per noi allenatori. Per fortuna siamo riusciti a centrare l’obiettivo. E ora vediamo che cosa uscirà fuori da questa nuova esperienza”.
Appunto, cosa potrebbe succedere adesso al Beppe Viola? Non vi sentite un po’ gli outsider del torneo?
“Guarda, questo è un torneo molto bello perché è la Champions League del calcio giovanile. Poi quest’anno è pure a 40 squadre e sono quasi tutte Élite, se andiamo a vedere. Io comunque ai ragazzi dico sempre che si devono prima di tutto divertire perché è quella la cosa più importante. Poi ciò che viene in più è tutto di guadagnato. Non sono di quelli che vogliono mettere pressione. Oggi si pretende troppo da questi ragazzi. E lo dico da genitore, perché anche io ho un figlio e penso che a volte la colpa è anche nostra. È giusto che i ragazzi abbiamo dei sogni e degli obiettivi, però è anche giusto che siamo noi genitori a stargli vicino per aiutarli a raggiungerli, senza caricarli troppo”.
Leggendo le avversarie e sapendo anche dove si gioca, non pensa che il vostro potrebbe configurarsi come un girone di ferro?
“Noi alla prima abbiamo un derby contro il Civitavecchia e i ragazzi quando vedono dei derby particolari ci mettono sempre quel qualcosa in più. Si tratta sicuramente di un bel girone, ma come ce ne sono altri importanti. Questo ha la peculiarità di avere delle partite che sono tutte come dei derby. E poi finiremo il girone il 6 giugno affrontando l’Urbetevere. Quindi diciamo che si può anche definire come un raggruppamento abbastanza di ferro, è vero. Tra l’altro io non ho fatto questo campionato, ma ho visto solo qualche partita osservando proprio squadre come l’Urbetervere o la Nuova Tor Tre Teste che sono molto forti”.
E allora le chiedo: quali sono le maggiori indiziate per la vittoria finale?
“Tor Tre Teste, Vigor, Giardinetti. Ma dico anche il Grifone che adesso a livello di settore giovanile è una delle migliori società. Lo stessa Urbetevere che è testa di serie. E ci metto dentro anche il Ladispoli, perché no. Visto che comunque quest’anno con mister Bacchi ha fatto un grande lavoro”.
Siete favoriti, insomma.. (ride, n.d.r.)
“Favoriti no. Però dai, anche noi che la giochiamo per inserisci nella corsa tra le migliori di questo torneo”.
A cura di: Francesco Mafera