A cura di Roberto Matrisciano
La stagione regolare sta volgendo al termine e il XXXIII Beppe Viola è oramai alle porte. Oggi ai nostri microfoni è intervenuto il tecnico dei Giovanissimi Elite del Racing Club, Angelo Rinaldi, squadra che occupa il quarto posto nel girone B e che tra le altre cose ospiterà un girone intero nel bellissimo e attrezzatissimo impianto del “Pineta dei Liberti”.
Salve mister.
Siamo arrivati quasi al termine della stagione regolare, che vi ha visti tra le protagoniste del girone B.
Qual è il suo bilancio su questo campionato ?
” Diciamo che sono soddisfatto di quanto siamo riusciti a fare, perché oltre ad arrivare al quarto posto, che comunque rappresenta un ottimo piazzamento, siamo riusciti a creare davvero un gruppo coeso, che inoltre ha mostrato sempre un’ottima identità di gioco “.
Nessun rammarico dunque ?
” No, assolutamente.
Mi sarebbe piaciuto sapere solo come sarebbero andate le cose se fossi arrivato prima del mese di Gennaio.
Quando si subentra a stagione in corso non è mai semplice, perché i ragazzi si devono abituare ad un nuovo allenatore e poi perché ci vuole sempre qualche settimana prima che il tecnico stesso riesca a capire come disporre la squadra in campo.
Ma al di là di tutto, devo dire che i ragazzi hanno sempre dato il massimo, ed io non posso altro che ringraziare la società, che mi ha dato la possibilità di intraprendere questa nuova esperienza “.
Passiamo ora al Beppe Viola, torneo che vi vedrà protagonisti non solo come squadra partecipante, ma anche come una delle ospitanti, tra l’altro nel bellissimo impianto del ” Pineta dei Liberti “.
Cosa significa per voi tutto questo ?
” Innanzitutto bisogna applaudire e ringraziare la società per il lavoro profuso e i sacrifici fatti fino ad ora e che continuerà a fare, con il quale ci permette di giocare in questo splendido impianto e anche di ospitare una manifestazione dell’importanza del Beppe Viola.
Poter giocare tutto il girone in casa rappresenta un impegno e una responsabilità importante, che però non deve metterci pressione o alimentare la paura di sbagliare, ma, al contrario, deve renderci felici di poterci giocare le nostre chance davanti al nostro pubblico.
Deve servire ai ragazzi come stimolo ulteriore per giocarsela con tutti a viso aperto e per mettersi in mostra in una vetrina così importante e affascinante “.
Lei è all’esordio nel Beppe Viola.
Quali sono le sue sensazioni ?
” Si, l’ho sempre seguito molto attentamente da spettatore, ma non sono mai stato tra i protagonisti, anche perché quest’anno è il primo anno che alleno un gruppo così giovane.
Sono molto contento di partecipare come allenatore di questi ragazzi e confrontarmi con tanti colleghi molto validi e contro le migliori squadre della regione “.
Si parla sempre del Beppe Viola come un importante palcoscenico per i giovani calciatori.
Ma per voi allenatori cosa rappresenta ?
” Anche noi allenatori, seppur tecnici di squadre dilettantistiche o giovanili, abbiamo dei piccoli obiettivi, e una di queste è sicuramente la partecipazione al Beppe Viola .
Mi ricordo quando allenavo la prima squadra del Marino, e quando arrivava questo periodo ero sempre molto interessato all’evolversi del torneo
Anche per noi è una bella occasione per metterci alla prova, ed è davvero un grande onore parteciparvi “.
Qual è il vostro obiettivo ?
” L’obiettivo primario è passare il turno, e penso che giocare in casa ci possa aiutare in tal senso.
Ho fiducia nei ragazzi e credo fortemente che possiamo contendere il risultato a qualsiasi squadra.
Poi è chiaro, questa è una fascia d’età dove, se in rosa si ha un giocatore fisicamente già ben strutturato e anche forte tecnicamente, questo ragazzo rischia seriamente di fare la differenza a favore della propria squadra.
Ma ripeto, io mi fido molto della mia squadra, e visto che ogni anno c’è sempre qualche sorpresa dietro l’angolo, spero davvero che quest’anno la sorpresa possiamo essere noi “.