A cura di Simone Capone
Un girone di ritorno al passo delle “big” ha permesso all’ Aurelio Fiamme Azzurre di raggungere un ottimo sesto posto, a soli 3 punti dall’Urbetevere, nel girone A dei Giovanissimi Elite.
Un cammino straordinario quello dei ragazzi di Shade Ashour, che hanno scalato la graduatoria grazie ad un filotto di dieci partite senza sconfitta, condite da una striscia di sette vittorie consecutive.
Il giovane tecnico dell’Aurelio ci svela i segreti del suo gruppo e le sue qualità, tutte da mettere in campo nel XXXIII Torneo Beppe Viola:
Buongiorno mister.
Siete stati autori di un ottimo campionato, nonostante le forze in ballo nel girone A fossero di prim’ordine. Se lo aspettava?
“Il nostro cammino in campionato è stato straordinario, abbiamo terminato in crescendo sia in termini di risultati che di gioco e qualità individuali.
Tralasciando i risultati, credo che la crescita individuale e collettiva sia stata impressionante e la mia sensazione è che siamo ancora in forte ascesa.
Anche ad inizio stagione esprimevamo un bel gioco ma pagavamo, forse, questo processo di crescita: facevamo bene ma poi non eravamo bravi a creare buone situazioni.
Questa squadra veniva da una retrocessione e doveva acquisire sicurezza nei propri mezzi: tuttavia noi eravamo certi,e i ragazzi prima di noi, che attraverso il lavoro avremmo realizzato insieme qualcosa di straordinario.
Ringrazio la società che ci ha sempre sostenuto ed i ragazzi che hanno da subito avuto voglia di migliorarsi“.
Qual’è il segreto di questa squadra?
“Il segreto della squadra è il gruppo.
Ho la fortuna di avere una squadra unita che non ha mai smesso di crederci e che nelle difficoltà ha dimostrato ancor di più il proprio valore.
Chi non giocava era il primo sostenitore dei compagni e questo spirito ci ha permesso di vincere e rimontare 8 partite lungo la stagione all’ultimo minuto, di cui 4 in 10 uomini“.
Da quanto tempo allena questo gruppo?
“Alleno i 2001 dell’Aurelio da marzo scorso, quando mi fu affidata la panchina per cercare di salvare la categoria dei fascia B, non ci riuscimmo per poco.
Già da allora, però, avevo capito qual’era il valore di questo gruppo e da li siamo ripartiti”.
Potrete dimostrare quanto di buono fatto durante il Torneo Beppe Viola.
Le sue sensazioni alla prima partecipazione?
“Questo torneo è senza dubbio uno dei più prestigiosi dell’intero settore giovanile italiano, ci avviciniamo al Beppe Viola con grandi speranze e impazienza, credo che abbiamo tutto per dire la nostra.
Partiamo dalla consapevolezza che per fare bene dobbiamo sviluppare il nostro gioco e questa identità, sommata allo spirito di squadra, saranno i valori ai quali ci affideremo“.
Nei sorteggi partirete dalla terza fascia.
E’ la giusta collocazione per la sua squadra?
“Le squadre che partecipano al Beppe Viola sono tutte di valore assoluto quindi credo che essere in prima, seconda, terza o quarta fascia conti veramente poco: per la formula del torneo stessa c’è comunque bisogno di 3 vittorie per passare il turno.
Noi siamo concentrati e stiamo lavorando per la prima partita e non vediamo l’ora di conoscere quale sia la prima delle nostre 3 avversarie!“.