A cura di Roberto Matrisciano
Arrivato tre mesi fa alla guida dei Giovanissimi Elite, e chiuso il campionato con un onorevole sesto posto, Maurizio Andreoli ora è chiamato a guidare i suoi Vigili Urbani nel XXXIII Beppe Viola, per chiudere in bellezza una stagione già positiva. L’obiettivo, per l’ex allenatore delle giovanili della Lazio, naturalmente non sarà solo quello di partecipare…
Mister, ci conceda una battuta sulla stagione appena conclusa…
” Io sono arrivato solo tre mesi fa alla guida dei Giovanissimi Elite, ma traendo un bilancio della stagione, alla fine penso proprio che sia stato un campionato positivo “.
Manca poco all’inizio del Beppe Viola.
Come stanno vivendo questa attesa i suoi ragazzi ?
” Sono molto carichi, forse anche troppo, e ogni tanto sta a me rimetterli un po in riga.
Comunque è un segnale positivo, perché significa che c’è tanto entusiasmo e voglia di fare bene “.
In termini di risultati cosa si aspetta dalla squadra ?
” Mi aspetto molto, perché ritengo di avere a disposizione degli ottimi elementi, e l’obiettivo minimo è passare il primo turno.
Sono fiducioso anche perché siamo in un’ottima condizione fisica “.
Che ne pensa del vostro girone, nel quale incontrerete Tor di Quinto, Grifone Monteverde e Giardinetti ?
” I gironi sono tutti impegnativi e non lo dico tanto per dire, ma perché mi baso sul fatto che tutte le squadre partecipanti sono molto preparate e determinate a fare bella figura, dunque ogni avversario presenta un bel banco di prova.
Parlo delle formazioni Elite, che abbiamo incontrato e osservato in stagione, ma anche delle altre formazioni, che saranno motivate e cariche al massimo “.
In precedenza ha mai disputato il Beppe Viola da allenatore ?
” Si, ho partecipato quando allenavo i classe ‘99, due anni fa, sempre dei Vigili Urbani.
In quella stagione ci salvammo alla fine del campionato, sprecando molte energie, e purtroppo arrivammo al Beppe Viola scarichi sia fisicamente che mentalmente, e uscimmo nel girone “.
Questo torneo rappresenta una bella opportunità per i giovani calciatori.
Per voi allenatori invece, cosa vuole dire ?
” Guardi io ho 55 anni, e fino ad ora ne ho viste tante.
Naturalmente fa piacere essere parte di una competizione di tale portata, anche se la ritengo più una vetrina per i ragazzi che per noi allenatori, anche se per quanto riguarda i giovani tecnici, penso che l’emozione sarà quasi la stessa “.
Lei ha allenato tanti anni anche nel settore giovanile della Lazio.
Ora qual’è il suo obiettivo ?
” Io faccio calcio con passione, cercando di trasmettere l’entusiasmo, l’educazione e tutti i valori che lo sport e il calcio hanno il dovere di rappresentare e trasmettere, e penso che debbano essere alla base di ogni competizione.
Ora è questo il mio obiettivo che in ogni singola stagione cerco di inseguire e mettere in pratica, e se possibile vorrei chiudere con un pensiero per questa società “.
Prego…
” E’ da tanti anni che alleno, fino ad ora ho avuto tante esperienze nella mia carriera, e penso che so riconoscere quando una società vale.
Arrivai tre anni fa quasi per caso, ma fin da subito ho capito che il Vigili Urbani è una società molto organizzata, seria e di qualità, composta da persone eccezionali e molto competenti.
Non è semplice trovare tutto questo in una società, ma qui c’è davvero tutto per fare bene il proprio mestiere “.
Dunque il suo futuro è ancora qui ?
” Spero proprio di si, perché se io sto bene in un club, sono motivato anche a rimanerci a lungo e proseguire il lavoro iniziato”.