Road to Viterbese – Ladispoli, le parole di Ciancolini

adminBeppeviola 14/06/2016
Road to Viterbese – Ladispoli, le parole di Ciancolini

A cura di Andrea Curati de Pietro

A pochi giorni dalla sfida contro il Ladispoli, valevole per un posto nella Finale del Beppe Viola, il tecnico della Viterbese Castrense, Gianluca Ciancolini, si è concesso ai nostri microfoni per commentare questi importanti risultati dei suoi ragazzi.

Sta continuando l’annata d’oro per la sua Viterbese, quali sono i fattori fondamentali alla base di questi successi?

“Sicuramente il gruppo è un fattore fondamentale, non abbiamo individualità che spiccano, ma una rosa coesa e unita attenta in ogni circostanza a dare tutto. La compattezza è la forza più importante dei miei ragazzi, non mollano mai e si aiutano sempre l’uno con l’altro.”

Il vostro è stato un girone impegnativo anche se eravate inseriti come teste di serie. Paradossalmente avete vinto contro due formazioni di elite e pareggiato contro una squadra che milita nel campionato regionale, quali considerazioni si possono fare alla luce di questi risultati?

“Bisogna fare un discorso più ampio e non circoscrivere solo ai risultati del campo. Logisticamente da Viterbo siamo molto lontani da Ciampino e sicuramente il viaggio, il caldo, l’impatto con il torneo e l’inattività di un mese dalla fine del campionato sono cause non poco incisive sulle prestazioni. Abbiamo fatto un girone in crescendo, perché con il Città di Ciampino abbiamo sofferto e vinto di misura, contro il Villalba abbiamo forse peccato di superbia pensando di essere superiori poi il nervosismo e
la frenesia di dover vincere hanno prevalso, mentre poi con l’Atletico 2000 è uscita fuori la vera squadra che ha giocato ad altissimi livelli per tutto l’anno, facendo una prestazione impeccabile. Non sappiamo ancora fino a dove possiamo spingerci, senza dubbio proveremo a migliorare ancora.”

 Contro la Lodigiani avete fatto una prestazione sopra le righe battendo una delle favorite di questa XXXIII edizione del Beppe Viola. Che partita è stata e quanto il dispendio di energie inciderà nella semifinale contro il Ladispoli?

“Indubbiamente non siamo entrati in campo con la presunzione di avere il loro stesso livello tecnico, siamo riusciti a giocare la partita sui nostri ritmi, colmando questo gap con l’intensità, la fisicità e la determinazione. Quando incontri queste grandi DSC_2496 [640x480]società devi essere umile e devi cercare di mettere la gara su binari che possano far spiccare le tue doti. Ci siamo riusciti e penso con merito ci siamo guadagnati di andare avanti nel torneo. E’ stata una partita con un dispendio di energie notevole, ma i ragazzi stanno in condizioni ottimali e devo dire grazie principalmente al nostro preparatore atletico, Gianni Frillici, che mi consegna sempre una squadra pronta e preparata fisicamente.”

Prima dell’inizio del torneo lei ha dichiarato che il vostro obiettivo sarebbe stato quello di provare a superare il girone e vedere partita dopo partita come si sarebbero evolute le circostanze, ora il sogno è possibile?

“Fare un percorso del genere ti dà grande carica e fiducia nei propri mezzi, secondo me tutte e quattro le formazioni arrivate in fondo possono ambire ad alzare il trofeo. Sono due gare secche e non c’è margine né di errore né per recuperare, bisognerà essere concentrati dall’inizio alla fine mercoledì.”

Proprio mercoledì affronterete il Ladispoli in semifinale, come sta preparando la gara e cosa teme degli avversari?

“E’ una formazione rocciosa, rognosa e hanno un portiere formidabile, li abbiamo incontrati in campionato e mi hanno fatto un’ottima impressione. Poi chiaramente nel calcio parlano i numeri e loro hanno chiuso la regular season con 32 punti in meno di noi e questo sulla carta ci pone da favoriti. Sarà una gara completamente opposta di quella contro la Lodigiani perché adesso siamo noi che abbiamo tutto da perdere. La sto preparando come preparo ogni partita, con intensità e concentrazioni, i ragazzi sono maturi da poter capire che è un’occasione importante che bisogna cogliere, daremo tutto.”

Sotto l’aspetto disciplinare il torneo sta procedendo in maniera esemplare in linea di massima. E’ un passo in avanti per il calcio? Può diventare il Beppe Viola un esempio per il futuro sotto l’aspetto del Fair Play?

“Prima di essere un allenatore io devo essere un educatore, perché a questa età i ragazzi devono avere modelli sani e rispettosi davanti a loro e non prendere esempio da circostanze negative come spesso accade. Personalmente ho una rosa esemplare sotto questo punto di vista, perché un cartellino giallo in quattro partite è un dato importante. Un conto è prendere un DSC_2728 [640x480]provvedimento disciplinare per un fallo di gioco, ben diverso è riceverlo per proteste o peggio. Abbiamo delle regole e i ragazzi le rispettano, sono molto fiero di loro. Il Beppe Viola, anche con l’inserimento del terzo tempo alla fine di ogni gara è sicuramente un esempio per tutti, un torneo che fa del Fair Play un fattore fondamentale e imprescindibile deve essere preso a modello da tutto il calcio, dal settore giovanile fino alla massima serie.”

Alla luce di eliminazioni di squadre blasonate e di successi di formazioni meno accreditate, pensa che il gap si stia colmando?

“Assolutamente no, il divario tecnico è e rimane un abisso. Le formazioni meno quotate tecnicamente, come noi, in confronto alle top della Regione Lazio, devono fare della fisicità, dell’intensità e della tattica elementi fondamentali per cercare di battere le squadre più dotate tecnicamente. In tornei brevi, di fine stagione, con questa temperatura e con gare secche può succedere di tutto, come sta accadendo in questo Beppe Viola.”

In caso di raggiungimento della finale, chi preferirebbe affrontare, Ostiamare o Urbetevere?

“Prima dobbiamo pensare alla partita di mercoledì perché dobbiamo stare concentrati partita dopo partita. Fare una scelta fra queste due formazioni è difficilissimo se non impossibile. La prima è molto forte tecnicamente e forse è la favorita alla vittoria finale fra tutte e quattro, la seconda è la squadra di casa. E’ sempre difficile affrontare una squadra ospitante in casa sua.”