E’ finalmente pronta la TOP 11 ufficiale della XXXIII edizione del Torneo Beppe Viola: la nostra redazione e tutto il nostro staff si è riunito ed ha deliberato questa selezione come la migliore dell’intera manifestazione.
Vi ricordiamo che i ragazzi eletti come migliori verranno premiati Sabato 18 Giugno al Campo Urbetevere, dopo la finalissima tra Ladispoli ed Ostiamare.
Andiamo a scoprire chi sono stati i migliori di tutto il Torneo:
SALVATO (LADISPOLI): le sue parate ed i suoi voli d’angelo hanno regalato alla squadra di Bosco la finalissima di Sabato. Salvato è un portiere che fa la differenza, guida la difesa con grande personalità ed in mezzo ai pali è un vero e proprio gatto (chiedere a Caon e compagni). Il capitano del Ladipoli ha saltato solamente la sfida con la Libertas Centocelle a causa della convocazione per il Torneo delle Regioni, nelle altre gare ha eretto un vero e proprio muro insuperabile.
VERONESI (DLF CIVITAVECCHIA): dirottato sulla destra nella nostra selezione, Veronesi è un valore aggiunto per qualsiasi allenatore: bravo, anzi bravissimo, in fase di spinta; puntuale e preciso in fase di copertura. Fa della corsa la sua arma principale, sforna decine di assist dalla sinistra per i suoi compagni.
GRISOLIA (LODIGIANI): Se la Lodigiani ha mantenuto la sua porta imbattuta per 240’ il merito è anche suo. Grisolia è un difensore centrale completo, bravo in fase di copertura e negli anticipi. Spesso gli capita anche di impostare, con buoni risultati.
YAKUBIV (OSTIAMARE): il gigante biancomalva è l’unico classe 2002 presente nella nostra selezione. Un vero e proprio Marcantonio al centro della difesa dell’Ostiamare, Yakubiv si dimostra insuperabile nel gioco aereo tanto nella propria area, quanto in quella avversaria (chiedere a Fracassa). Non eccelle in fase di impostazione, ma colma il gap a suon di contrasti vincenti.
GIANNETTI (VITERBESE): l’eroe dei Quarti di finale contro la Lodigiani merita di diritto un posto nella TOP 11 finale, anche per ripagarlo della sfortuna che lo ha colpito prima della semifinale: il terzino della Viterbese, infatti, a causa di un infortunio non è potuto scendere in campo nella Semifinale con il Ladispoli. Giannetti garantisce una grande spinta sulla fascia sinistra ed un vero e proprio pericolo per le difese avversarie con i suoi inserimenti sui calci piazzati. Ha il fiuto del gol di un’attaccante d’area.
MATTEI (ACCADEMIA C. ROMA): il metronomo di Celani è il perno del nostro centrocampo a 3. Piedi vellutati e grande senso della posizione, Mattei si è trasformato in centrocampista dopo una stagione giocata da esterno d’attacco. Dare la palla a lui è come metterla in cassaforte, dirige le operazioni di impostazione del gioco da vero leader.
MAXIM MARCELLO (TOR DI QUINTO): Una vera e propria diga nel centrocampo di Schiavi. Maxim fa del suo possente fisico la sua arma migliore, recupera decine e decine di palloni in mezzo al campo dando sicurezza ai compagni: dalle sua parti non si passa mai.
GALLUZZO (LADISPOLI): insieme a Salvato, è l’assoluto protagonista della galoppata del Ladispoli. Galluzzo è il deus ex machina di tutti i calci piazzati dei tirrenici, rigori compresi. In mezzo al campo abbina tanta quantità, grazie anche al suo fisico, ad un buona dose di qualità, completata dal suo collega di reparto Avolio. Ha messo a segno 4 reti nel corso del Torneo ed è il miglior cannoniere dei suoi.
CHIURCO (OSTIAMARE): l’esterno offensivo biancomalva è il capocannoniere del Torneo con 5 reti all’attivo. Dotato di grande forza muscolare e senso del gol, Chiurco è in grado di risolvere le partite da solo caricandosi i suoi sulle sue larghe spalle. Ha un destro potentissimo e preciso, sa far male sia da fermo che con la palla in movimento.
NUZZO (URBETEVERE): E’ mancato nella partita con l’Ostiamare, ma se l’Urbetevere è arrivato a giocarsi la semifinale il grande merito è suo. Bagna il suo esordio con un tripletta alla Romulea in 15’ e mette a segno il gol qualificazione con il DLF Civitavecchia: il gol non è mai mancato Nuzzo, che non disdegna anche giocate preziose per i compagni. In mezzo all’area di rigore si fa sempre valere grazie ai suoi centimetri, per i difensori è una vera e propria spina nel fianco.
CAON (VITERBESE): per il numero 10 della Viterbese vale lo stesso discorso di Nuzzo: è mancato nella partita decisiva, ma ha trascinato i suoi allo storico traguardo della semifinale. Caon è un giocatore completo, può giocare in tutte le posizione d’attacco ed anche come intermedio di centrocampo. Nonostante abbia un grande fisico, il giocatore gialloblu dispone di una grande falcata ed è spesso il promotore di tutti i contropiedi della Viterbese. Sotto porta è letale, come testimoniano i 4 gol in 5 partite.