Quarti di finale avvincenti, combattuti, assolutamente non scontati. Ovviamente, ricchi di protagonisti e di giocate individuali.
Accingiamoci a scoprire i migliori 11 del terzultimo atto del XXXV Torneo Beppe Viola, scelti attorno ad un 4-4-2 solido e compatto: ecco la Top 11 dei quarti di finale!
1 Francesco Chichi (Villalba): se il Villalba è in Semifinale è anche, e soprattutto, merito suo. L’estremo difensore tiburtino, dopo un primo tempo nel quale si è disimpegnato poco, ha eretto un vero e proprio muro davanti alla sua porta dopo il vantaggio di Zara. Straordinario il triplo intervento che tiene a galla il Villalba, decisivo anche nelle uscite e con le sue respinte sui tiri dalla distanza. Saracinesca.
2 Emanuele Maggese (Lodigiani): è in forma e si vede, il terzino biancorosso. Caterino lo mette prima a sinistra, poi a destra, infine a centrocampo, ma la sostanza non cambia: Maggese non va in confusione, sa quando proporsi sulle fasce, partecipa con qualità alla manovra e sovente salta anche l’uomo. Esce stremato a metà secondo tempo contro il Ponte di Nona.
3 Alessandro Nicolanti (Ottavia): un uomo squadra come pochi altri, che si toglie anche lo sfizio del gol. Nicolanti strappa la terza gioia personale in questo Beppe Viola con un grande inserimento, poi nella ripresa si mette con sacrificio a difendere aiutando la sua Ottavia a raggiungere una storica semifinale. Prezioso.
5 Francesco Randò (Racing Fondi): un gigante al centro della difesa, guida il Racing con calma, personalità e grinta quando occorre. Nel secondo tempo si distingue per un salvataggio su De Minicis, anche nel momento di maggior pressione non crolla portando la squadra ai rigori. Esce da migliore in campo.
6 Mattia Del Monaco (Urbetevere): capitano dell’Urbetevere, gestisce la difesa impostando con la qualità di un centrocampista. Si prende qualche rischio di troppo, ma raramente sbaglia.
7 Federico Porri (Boreale): l’esterno di De Stefanis è stato tra i più positivi nonostante non sia stata la sua miglior partita. Si sbatte sulla destra in cerca di cross per i compagni, spesso e volentieri tenta anche di accentrarsi per rendersi più pericoloso in zona goal.
4 Christian Privitera (Ottavia): Inesauribile, generoso, incontenibile, ma dotato di grande qualità. Christian Privitera gioca una partita totale contro la Tor Tre Teste, trovando subito fiducia con la punizione del vantaggio dopo appena quattro minuti. Galvanizzato, rincorre tutti i palleggiatori del centrocampo rossoblu, non disdegnando la scivolata e provando (lui solo) a fare qualche giocata di qualità per gli attaccanti. Quasi argentino, è la garra de noantri.
8 Gianluca Zara (Villalba): il capitano del Villalba giganteggia in mezzo al campo. Il numero 8 rossoblu abbina quantità e qualità in mediana, il goal su rigore e l’assist per Di Marco sono la ciliegina sulla torta della sua prestazione. Colosso.
11 Valerio De Minicis (Urbetevere): un’iradeddio quando vuole, gioca fra le linee dimostrando di essere l’uomo più in forma dell’Urbetevere, nessuno lo prende senza usare le maniere forti. Sfiora il gol con un grande inserimento, stoppato da Randò sulla linea, mette sempre in apprensione la difesa del Racing nonostante non trovi il gol. Se riuscisse ad essere continuo meriterebbe di certo altre platee.
9 Christian Halili (Ponte Di Nona): il centravanti biancorosso è stato l’ultimo a mollare nella sfida contro la Lodigiani, facendo a sportellate con tutti i difensori avversari. Lanciato in campo aperto è devastante, solamente il palo gli nega la gioia del goal.
10 Gabriele Lara Marconi (Tor Tre Teste): l’unico della N.T.T.Teste che ha creduto in una possibile rimonta dopo il doppio svantaggio. Lara Marconi lotta con i centrali dell’Ottavia per tutti i 70′, ma lo fa, purtroppo, senza il supporto dei compagni. La sua rete riaccende le speranze rossoblu.
Allenatore – Daniele Lorenzetti: approccio fantastico della sua Ottavia contro la più quotata N.T.T.Teste, affrontata senza timori reverenziali e messa alle corde nel primo quarto d’ora di gioco. Dopo il doppio vantaggio l’Ottavia si è ben difesa ed ha sofferto pochissimo le offensive dei rossoblu: un vero e proprio capolavoro tattico.