Prosegue il nostro viaggio alla scoperta dei protagonisti della XXXVIII edizione del Torneo Beppe Viola. Abbiamo intercettato Cristian Castelletti, tecnico dell’Ostiamare che anche in questa stagione, così come due anni fa, guiderà dalla panchina i gabbiani biancoviola, compagine di lusso presente in terza fascia.
Mister, che stagione è stata per l’Ostiamare e come arrivate mentalmente ad affrontare questo finale di stagione?
“Sinceramente c’è un po’ di rammarico. Ad inizio stagione avevamo aspettative diverse, la speranza era di fare sicuramente meglio. Fra gli obiettivi c’era quello di potersela giocare con le prime quattro, e credo tutt’ora che avessimo le qualità per farlo, ma di treni ne sono passati e li abbiamo persi tutti. Poi, in una società come la nostra, la stagione si prepara sempre con l’idea di arrivare più lontano possibile, cosa che quest’anno non ci è riuscita, ma non ci perdiamo d’animo e continuiamo a lavorare in vista dei prossimi impegni.”
Quali difficoltà avete incontrato nel corso del campionato? Su cosa avete lavorato per rendere al meglio delle vostre possibilità?
“Quest’anno è stato il primo in cui abbiamo lavorato con questo gruppo, composto solamente da 2006, e purtroppo siamo riusciti a lavorare poco per cause di forza maggiore. C’era l’idea di potersela giocare con tutti, abbiamo fatto passi in avanti con grandi prestazioni, alternate ad altre in cui abbiamo perso punti negli ultimi minuti per degli episodi. Non cerchiamo scuse, l’obiettivo era di riuscire a trovare un’ identità di gioco e credo che in parte ci siamo riusciti.“
Ora vi aspetta il “Beppe Viola”, con che mentalità arrivate a giocare questo Torneo e che aspettative vi siete posti?
” Torneo importantissimo, e come tutti i tornei è un mondo a parte calcisticamente parlando. Proprio per come è andato il campionato vogliamo riscattarci, i ragazzi sanno come la penso: dare il massimo in ogni partita che ci aspetta, poi vediamo come andrà. Ci teniamo ad essere costanti nelle prestazioni cosa che purtroppo non è riuscita durante la stagione.”
Come si vive all’Ostiamare l’attesa di un Torneo come il “Beppe Viola”? Avete alzato questo trofeo per ben due volte nella vostra storia, credete in un tris?
“Manifestazione di grande fascino, posso dirmi fortunato a poter partecipare di nuovo dopo due anni fa, soprattutto in un finale di stagione che ha ancora molto da offrire. Il mio pensiero è di andarsela a giocare con la convinzione di vincerle tutte sicuramente, è normale che poi in campo dobbiamo essere consapevoli dei nostri limiti e delle nostre qualità, e come ho già detto puntiamo molto a mettere in mostra l’identità di gioco su cui abbiamo lavorato. A livello giovanile il risultato è casuale, la prestazione no.”