Esordio in panchina al Torneo “Beppe Viola” per mister Gabriele Passerini, che ha guidato la sua Boreale nel Girone A Under 16 Elite, in una volata playoff vista sfumare solo sulla linea del traguardo. In questa XXXVIII^ edizione la squadra del Don Orione partirà dalla seconda fascia, vedendosela con il Savio già rivale in campionato, il Colleferro ed il Certosa.
Sabato c’è stato l’epilogo di questa stagione: con che spirito vedi la squadra?
“Abbiamo sentimenti contrastanti. Questo era un gruppo che ad inizio stagione puntava alla salvezza, e che ha lottato fino all’ultimo per un posto in zona playoff, quindi sicuramente c’è tanta soddisfazione. D’altra parte c’è comunque anche un pizzico di delusione, dato che alla penultima giornata contro il Tirreno Sansa eravamo sopra 3-0, poi in 10 minuti di follia abbiamo chiuso con un pareggio [4-4], ed era una partita da vincere che ci avrebbe fatto arrivare all’ultima giornata con 2 punti di vantaggio sul Civitavecchia. Purtroppo per i playoff bisognava sperare in un passo falso di chi c’era davanti a noi ma non è successo, comunque valuto il nostro percorso nell’insieme da applausi.”
Quali sono i vostri punti di forza?
“Dico che la maggior qualità, è il nostro essere gruppo sotto ogni aspetto. I ragazzi, anche i meno utilizzati, si sono sentiti pienamente coinvolti, e la nostra unione ci ha portato un sacco di punti importanti. Possiamo definirci un gruppo di amici, che passa anche del tempo insieme fuori dal campo, e su questo devo dire che l’ambiente Boreale è stato un fattore determinante: a partire dal Presidente Leandro Leonardi, la dirigenza e tutto lo staff, siamo una grande famiglia. Posso dire che non è comune trovare una situazione del genere, specialmente in società dove c’è una Prima Squadra che compete ad alti livelli come la nostra. Tutto questo supporto da inizio stagione i giocatori lo hanno avvertito, e ciò ha fatto la differenza.”
Cosa vi aspettate da questo Beppe Viola?
“L’obiettivo nello sport in generale è di migliorarsi sempre, la Boreale come Club è sempre orgogliosa di essere presente in un contesto simile, noi dal canto nostro vogliamo passare il girone dato che raramente ci siamo riusciti, ci teniamo a voler fare questo step importante. Nelle partite secche siamo temibili per chiunque, ci sentiamo un outsider. Qualora dovessimo affrontare le grandi squadre presenti nelle fasi finali, le affronteremo a mente libera scendendo in campo senza paura.”
Provi sensazioni particolari a livello personale in vista di questa manifestazione?
“Conosco il torneo, da giocatore l’ho vissuto con l’Ostiamare. Quest’anno l’emozione è doppia sia per l’esordio da tecnico, ma soprattutto perchè avrò l’opportunità di guidare questo gruppo, al quale tengo veramente tanto. Trovarci oggi con queste aspettative, quando l’obiettivo ad inizio anno era la salvezza vuol dire che il lavoro svolto da tutti è stato di grande livello.”
A cura di Ruggero Gaetani