La seconda testa di serie del Girone B, Atletico Torrenova, si presenta ai nastri di partenza della XXXVIII^ edizione del Torneo “Beppe Viola” carica e motivata. Dopo un soddisfacente campionato nel Girone C Under 16 Elite chiuso al sesto posto, mister Simone Bruschi indica la via ai suoi ragazzi, che di certo non vogliono chiudere la stagione senza voler lottare fino all’ultimo.
Che giudizio puoi dare sul campionato appena concluso?
“Tranne gli ultimi 45 minuti che reputo deludenti [vs Giardinetti], il resto della nostra stagione è stato magnifico. Dopo un girone d’andata tranquillo in cui puntavamo principalmente la salvezza, in quello di ritorno abbiamo messo insieme numeri pazzeschi: terza miglior squadra per punteggio dopo Savio e Lodigiani, formazione con maggior differenziale di punti in positivo fra andata e ritorno, 7 vittorie consecutive e 6 gol presi in 12 partite. Siamo arrivati a giocarci i playoff, purtroppo il rush finale è servito poco in termini di classifica. In ogni caso grandi complimenti a tutti.”
Hai sottolineato la solidità dei tuoi in fase difensiva: è questo il vostro maggior punto di forza?
“Oltre a curare i meccanismi difensivi, aspetto al quale sicuramente teniamo molto, direi che la nostra organizzazione collettiva è di alta qualità. Nel calcio moderno è necessario che tutta la squadra sia funzionale in entrambe le fasi, e devo dire che i ragazzi portano in campo i princìpi su cui lavorano durante la settimana.”
Dove vi aspettate di arrivare in questa nuova edizione del “Beppe Viola”?
“I progetti credo servano a poco. Ce la giocheremo dalla prima partita, vogliamo prenderci la nostra piccola rivincita per le finali mancate. La squadra è motivata, pronta a chiudere la stagione in modo degno, cosciente del fatto che per farlo, dovrà misurarsi con le migliori realtà della regione.”
Cosa provi nell’esordire in panchina ad un torneo cosi prestigioso?
“Ho giocato il Beppe Viola con la maglia dell’Albalonga, all’epoca si svolgeva al Collatino, e ricordo già da quei tempi l’aria particolare che si respirava prima e durante questo torneo. Ora l’atmosfera è se possibile ancor più amplificata, i ragazzi ne parlano in continuazione dentro e fuori dal campo, e sono felice che avranno l’oppurtunità di mettersi in mostra in un ambiente del genere.”
A cura di Ruggero Gaetani