Il Certosa ospiterà il Girone D della quarantesima edizione del “Torneo Beppe Viola”. Ai nostri microfoni il tecnico del Certosa Alessandro Coletta, che ci racconta come i suoi ragazzi si stanno preparando per l’attesissima Champion’s League del calcio giovanile.
State lottando per il secondo posto stagionale, è un risultato che la soddisfa?
“Nelle ultime 13 partite siamo la squadra che ha fatto più punti. Purtroppo le tante assenze hanno influito e abbiamo perso partite importanti. Poi abbiamo trovato un giusto equilibrio che ci ha portato a grandi risultati. Sono soddisfatto perché abbiamo cambiato un po’ di giocatori, che inizialmente erano destabilizzati per poi farli entrare in legame tra loro. Oltretutto abbiamo giocato contro squadre forti, il girone infatti era molto competitivo. Un po’ di sfortuna ha influito”.
Ospiterete il Girone D, che cosa significa giocare in casa?
“Sicuramente giocare in casa per i ragazzi sarà un’arma in più. Giochiamo con tutte le altre squadre che quest’anno hanno disputato il campionato Elite. Conosciamo il campo, l’ambiente e sarà molto importante per noi. Cercheremo di riempire gli spalti per far respirare aria di calcio, avendo anche la fortuna di giocare la sera. Ci stiamo informando sulle nostre pretendenti, e sarà un test molto importante per noi che ci misureremo con squadre di un ottimo livello”.
Aumentano le responsabilità?
“Vorremmo fare bella figura davanti al nostro pubblico e davanti ai nostri dirigenti. Le responsabilità sono le stesse. Giocare in casa deve essere motivo d’orgoglio e dovremmo essere bravi a sfruttare questo vantaggio. Qualora avessimo giocato in trasferta, la mentalità rimaneva la stessa”.
Come ci arriverete?
“Sarà molto importante chiudere la stagione in maniera positiva, perché ci potrebbe portare all’appuntamento con più convinzione nei nostri mezzi. La condizione fisica e atletica non mi preoccupa perché con il Prof. Pietropaoli abbiamo lavorato molto bene. Il livello mentale deve rimanere lo stesso delle ultime Domeniche, con il nostro spirito che ci contraddistingue”.
Secondo lei come la vivranno i giocatori?
“I ragazzi hanno iniziato molto presto a parlare di questo Torneo. Siamo stati all’inaugurazione presso l’Ippodromo delle Capannelle e abbiamo capito cosa sarà il “Beppe Viola”. Per loro è una vetrina molto importante e spero vivamente che possano sfruttare al meglio questa grande opportunità. Conosco il “Beppe Viola Junior” avendolo fatto con il Savio, quindi so perché viene chiamata la Champion’s League del calcio giovanile (n.d.r. ride)”.
Siete l’unica regionale del girone, cosa si aspetterà?
“Mi aspetto una grande prova di carattere e di orgoglio. Non mollare mai e giocare pallone su pallone deve essere la nostra regola. Poi il campo è l’ultimo a parlare e vedremo se riusciremo a essere all’altezza della competizione. Dobbiamo essere bravi a reggere la pressione, non facendoci intimidire dal blasone del Torneo, anzi, ci deve galvanizzare”.
A cura di Edoardo D’Angelo